Horror

"A Shirley Jackson, che non ha mai avuto bisogno di alzare la voce"; con questa dedica si apre "L'incendiaria" di Stephen King. È infatti con toni sommessi e deliziosamente sardonici che la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa avita dove vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido. Non ci sarebbe nulla di strano nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo. E quando in tanta armonia irrompe l'Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia. Ma il malessere che ci invade via via, disorientandoci, ricorda molto da vicino i "brividi silenziosi e cumulativi" che - per usare le parole di un'ammiratrice, Dorothy Parker abbiamo provato leggendo "La lotteria". Perché anche in queste pagine Shirley Jackson si dimostra somma maestra del Male - un Male tanto più allarmante in quanto non circoscritto ai 'cattivi', ma come sotteso alla vita stessa, e riscattato solo da piccoli miracoli di follia.
Un gruppo di adolescenti scopre l'esistenza di un'entità malvagia che si nutre delle paure degli esseri umani e che ha le sembianze di un pagliaccio di nome Pennywise. L'essere, che dimora nelle profondità della rete fognaria, è solo uno dei volti della creatura millenaria nota come It, un mostro senza forma che si risveglia ciclicamente per mietere vittime tra i bambini della città. Per sconfiggerlo, i ragazzi devono restare uniti e mantenere vivo il sentimento di amicizia che li lega.
Sharon Lemke, in una fredda notte di gennaio, è fuori in cortile per assistere ad un'eclissi di luna. Ad un tratto nota che nella casa accanto una bambina sta lavando i piatti. Sharon inizialmente non capisce come qualcuno possa costringere una ragazzina a fare le faccende domestiche a notte fonda. Poi però l’assale un pensiero molto più inquietante: i Fleming, che vivono vicino a lei, non hanno una figlia piccola. Così, quando inizia a notare attività sospette a casa dei suoi vicini Sharon non può più trattenersi e inizia ad indagare.
Riccardo Mezzanotte, giovane ispettore dal passato burrascoso insofferente a gerarchie e regolamenti (e con un'innata propensione a ficcarsi nei guai), ha appena preso servizio nella sezione di Polizia ferroviaria della Stazione Centrale. Inizia ad indagare su un caso che non sembra interessare a nessun altro: qualcuno sta disseminando in giro per la stazione cadaveri di animali orrendamente mutilati. Intuisce ben presto che sotto c’è molto di più, ma individuare il responsabile si rivelerà un'impresa tutt'altro che facile. Intanto la sua strada si incrocerà con quella della volontaria Laura Cordero, che nasconde un segreto.
Quando Penny Dahl chiama l'agenzia Finders Keepers nella speranza che possano aiutarla a ritrovare la sua figlia scomparsa, Holly Gibney è restia ad accettare il caso. Il suo socio, Pete, ha il Covid. Sua madre, con cui ha sempre avuto una relazione complicata, è appena morta. E Holly dovrebbe essere in ferie. Ma c'è qualcosa nella voce della signora Dahl che le impedisce di dirle di no. A pochi isolati di distanza dal punto in cui è scomparsa Bonnie Dahl, vivono Rodney ed Emily Harris. Sono il ritratto della rispettabilità borghese: ottuagenari, sposati da una vita, professori universitari emeriti. Ma nello scantinato della loro casetta ordinata e piena di libri nascondono un orrendo segreto, che potrebbe avere a che fare con la scomparsa di Bonnie. È quasi impossibile smascherare il loro piano criminale: i due vecchietti sono scaltri, sono pazienti. E sono spietati. Holly dovrà fare appello a tutto il suo talento per superare in velocità e astuzia i due professori e le loro menti perversamente contorte
Eleanor Vance, giovane e tormentata donna che non ricorda di essere mai stata felice in tutta la sua vita, viene assoldata dal sinistro professor Montague, aspirante cacciatore di fantasmi, per un soggiorno sperimentale a Hill House ... Giunta a destinazione, Eleanor si trova davanti una casa “che sembrava aver preso forma da sola, assemblandosi in quel suo possente schema indipendentemente dai muratori”; un edificio che “drizzava la testa imponente contro il cielo senza concessioni all'umanità”; una costruzione immune da ogni esorcismo: “un luogo non adatto agli uomini, né all'amore, né alla speranza”; una casa che si rifiuta di essere una dimora accogliente così come Eleanor vorrebbe sfuggire a un sistema di vita che le ha portato soltanto infelicità
Nei dintorni di Berlino scompaiono dieci bambine. I loro corpi vengono poi ritrovati nei boschi, in vecchie rimesse, in cantieri abbandonati. Unica traccia: una serie di fiocchi rossi appesi ai rami degli alberi, che guidano fino al luogo in cui vengono rinvenute le vittime. Dal primo omicidio sono passati quattordici anni e finalmente la polizia stringe il cerchio intorno al presunto colpevole: il filosofo di fama mondiale Walter Lesniak, ribattezzato dalla stampa il "Professor Morte". Dal momento dell'arresto l’uomo per lo shock perde la parola. Sarà lui il vero killer?
Teddy è un dolce bambino di cinque anni, intelligente e curioso, che ama disegnare qualsiasi cosa: gli alberi, gli animali, i genitori e, occasionalmente, anche la sua amica immaginaria, Anya, che dorme sotto il suo letto e gioca con lui quando è da solo. Ora a occuparsi di lui per tutta l'estate c'è Mallory, la nuova babysitter. All'apparenza tutto è perfetto, fino a quando i disegni di Teddy cominciano a cambiare, diventano sempre più strani, cupi, quasi macabri. Che cosa sta succedendo? Solo Mallory può scoprire la verità prima che sia troppo tardi.